sabato 11 marzo 2017

Il mondo secondo i detenuti


Uno spettacolo speciale nel carcere di Siena sul mondo come lo sognano i detenuti-attori. Un'esperienza di teatro, nel carcere e oltre il carcere, grazie all'impegno ventennale dell'associazione culturale «sobborghi» 

sabato 4 marzo 2017

Tullio Solenghi incontra i detenuti del carcere di Siena


Ieri, venerdì 3 marzo alle 11:20 circa, le porte del carcere di Santo Spirito si sono aperti all’attore e autore Tullio Solenghi. Sì proprio lui, il Solenghi del Trio Lopez Marchesini Solenghi. E immagino la soddisfazione (seppure tardiva) di migliaia di professori di lettere degli anni '90 nel vedere finalmente consegnato alle forze dell'ordine uno dei principali (se non il principale) autori del vituperio del romanzo italiano per eccellenza, dei Promessi Sposi.

E' colpa sua (e dei suoi complici) se pensando a Don Abbondio la prima (e forse unica) immagine che si forma nella testa (di chi ha almeno una quarantina d’anni) è quella di un cagnolino timoroso  con la lingua di fuori che scodinzola, abbaia, fa il bagnetto... se pensando a Lucia vediamo una donna bellissima dai capelli neri con uno strano diadema con le luci a intermittenza in testa... se pensando alla monaca di Mmmmmmonza.... ecco pensiamo appunto a questo. E se pensando a Bella Figheira... no no fermi tutti, lei non c'era. Se pensiamo a lei siamo proprio in mala fede!

In realtà Tullio non è stato arrestato. Si è consegnato spontaneamente e senza opporre la minima resistenza per incontrare i detenuti del carcere della nostra città nel piccolo teatro della struttura. Si siede su una sedia al centro del palco. Ha un pubblico nuovo. Molti sono stranieri e non lo conoscono. Non è lì per esibirsi. Vuole raccontare e raccontarsi. I detenuti, inizialmente un po' timorosi, cominciano con le domande di routine: se è la prima volta che entra in un carcere, che opinione ha  dei detenuti, come ha iniziato a fare teatro, come si fa a capire se uno ha la stoffa per farlo, quanto conta l'empatia con il pubblico...

L'artista parla, risponde, racconta aneddoti tratti dalla sua lunghissima esperienza nel mondo del teatro e della televisione. Dai pubblici freddi (i cosiddetti pubblici "Findus") alle platee più accoglienti, dall'amicizia con Troisi (l'altro geometra, come lui, del palcoscenico) fino - ma era inevitabile - alla storia del Trio. Proprio il Trio, quell'incredibile sodalizio artistico che fece registrare 14 milioni di spettatori alla prima puntata dei famigerati e già citati "Promessi sposi". Parla delle censure subite in Rai con la gag di Komeini. E poi di lei. Di Anna Marchesini. Di quanto sia stato duro da mandare giù quell'addio della scorsa Estate. Erano diventati Grandi insieme. Il trio. Lopez Marchesini Solenghi. E allora quest'attimo di nostalgica tristezza viene colto anche da quella parte del pubblico che il nome di Anna lo sente solo oggi per la prima volta. E il teatro, con un silenzio composto, sembra quasi stringersi in un abbraccio attorno l'artista, visibilmente provato.

Adesso la sintonia con la platea è completa. I detenuti chiedono consigli su come si può entrare in un personaggio senza esserne "posseduti", come affrontare la paura di un debutto e se c'è un modo per allontanarla una volta per tutte. Tullio risponde colpo su colpo senza mai perdere il controllo della situazione e la discussione (non priva di colpi di scena!) prosegue senza sosta e senza soluzione di continuità per circa un’ora. I detenuti vorrebbero fare ancora decine di domande. Dalle risposte, anche gli stranieri hanno intuito la grandezza dell'artista che hanno davanti. Ma è ora di pranzo. Si deve andare. Il carcere, come il teatro, ha i suoi tempi ben precisi da rispettare. Si deve, ancora una volta, chiudere il sipario su un bel momento di condivisione di esperienze di vita, di scambio di emozioni, di umanità varia.

Sarà difficile per tutto il carcere di Santo Spirito dimenticare questa giornata con  Tullio Solenghi. Si proprio lui, il Solenghi di Lopez-Marchesini-Solenghi, ma soprattutto con un uomo che, con una semplicità disarmante, si è messo in condivisione e a disposizione di una platea di curiosi, sconclusionati ed emozionatissimi detenuti.

Articolo su sito web Siena Free