lunedì 26 marzo 2018

Il Carcere e il Festival della Lingua Italiana

Come già accaduto lo scorso anno, questa Direzione è stata invitata a partecipare, attraverso uno specifico evento, al Festival della lingua italiana che si terrà in Siena dal 6 all'8 aprile pp.vv.
Il Festival, organizzato dall'associazione "La Parola" in collaborazione con il Comune di Siena, l'Università degli Studi di Siena e l'Università per Stranieri di Siena e che vedrà la presenza di numerosi accademici, politici, giornalisti, intellettuali, scrittori (tra gli altri Matteo Renzi, Corrado Augias, Carlo Freccero, Aldo Cazzullo, Mario Morcellini) è pensato come un itinerario sull’italiano fra passato, presente e futuro, senza trascurare il contributo portato alla storia linguistica, sociale, culturale del nostro Paese dalle tante altre “lingue” presenti sul territorio.
Tra i diversi linguaggi (minoritari, giovanili, gergali, di contatto) l'ideatore e organizzatore del Festival, il linguista Massimo Arcangeli, ha ritenuto opportuno dare spazio anche al linguaggio del carcere.
Per tale motivo in data 7 aprile p.v. Gregorio Magini, ideatore del SIC, un metodo scientifico per la stesura partecipata di racconti e romanzi da parte di gruppi e masse, incontrerà in Istituto i detenuti con i quali nel mese di ottobre dello scorso anno ha avviato un progetto di scrittura collettiva.
Il lavoro sin qui svolto sarà presentato, alla presenza di uno dei detenuti scrittori, il giorno seguente, 8 aprile, in occasione della sessione del Festival che si terrà nell'aula magna dell'Università degli Studi di Siena.

lunedì 19 marzo 2018

Progetto Caffè Sospeso

Prosegue il progetto avviato già da qualche mese, in collaborazione con Confesercenti Siena e Caffè Batani, denominato "Caffè Sospeso". I bar che fino ad oggi hanno aderito all'iniziativa sono:

BAR IL CORALLO VIA XXV APRILE 1 (CHIOSCO INGRESSO STADIO)  - SIENA
BOMBER BAR VIA SPUNTONE COLLE VAL D'ELSA - SIENA
BEYFIN BAR VIA TRAVERSA DEI MONTI 11 SAN GIOVANNI D'ASSO - SIENA
BAR LA TRANQUILLA DI CHIOVOLONI VIA ACHILLE GRANDI ASCIANO - SIENA

Per partecipare all'iniziativa basta recarsi in uno dei sopracitati Bar e donare un caffè, il quantitativo corrispondente di miscela verrà destinato agli ospiti della
Casa Circondariale di Siena

venerdì 16 marzo 2018

La pittura dei detenuti protagonista di Siena Città Aperta


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La pittura dei detenuti protagonista di Siena Città Aperta

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L’arte come strumento di riabilitazione sociale, la pittura come veicolo di comunicazione per inviare messaggi all’esterno della comunità carceraria. Si intitola 'Soluzione a pennello' la mostra, a ingresso libero, inserita nel cartellone di eventi del Festival Siena Città Aperta, che fino al 31 marzo vedrà il Complesso di San Marco ospitare le opere dei detenuti della Casa Circondariale di Siena coinvolti nel laboratorio di pittura realizzato dalla sezione senese della Croce Rossa Italiana. L’inaugurazione della mostra si terrà sabato 17 marzo alle ore 17.30.
Quindici le opere protagoniste dell’allestimento, risultato dell’attività svolta in carcere insieme alle educatrici ed alla volontaria della Croce Rossa Monica Minucci che ha diretto il laboratorio di pittura e ceramica, dando così la possibilità ai detenuti di esprimere la propria creatività e di offrire uno strumento di riabilitazione sociale. Tra le numerose attività realizzate dal progetto della Croce Rossa Italiana, la donazione nei mesi scorsi di alcuni dipinti dei reclusi di Santo Spirito al reparto di Pediatria del Policlinico Santa Maria alle Scotte. “Un ringraziamento va alla professoressa Lucia Domini Merlino, ex Presidente della sezione femminile Cri Siena, per aver contribuito ad avviare, qualche anno fa, il progetto di cooperazione tra Casa circondariale e la nostra associazione” , ha sottolineato il presidente del comitato di Siena della Croce Rossa Italiana, Enrico Petrini Nei giorni della mostra le Associazioni d’arma in congedo (Associazione nazionale Carabinieri, Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia e Associazione Nazionale Polizia di Stato) garantiranno l’apertura e la vigilanza del Complesso di San Marco.