mercoledì 27 febbraio 2019

Non è mai tempo perso

Capita che con lo sbocciare della primavera i nostri occhi riescano a vedere cose che magari sono lì da tempo, ma che prima non avevamo minimamente degnato di uno sguardo. E allora se chi guarda ha tempo di pensare, di riflettere sul significato delle proprie vite nel tentativo di dargli un senso, allora è facile che il risvegliarsi della natura induca  a guardare il mondo con gli occhi diversi. E così, persino un cespuglio di lavanda può diventare fonte di ispirazione, veicolo per immaginare le proprie vite fuori da quelle quattro mura che ti privano della libertà.
Ed è proprio da questa ispirazione che nasce l'idea di questi piccoli capolavori.
Ma il bello delle idee è quando queste vengono condivise!
basta un attimo per provocare un piacevole "effetto domino" capace di coinvolgere e trascinare con sé persone meravigliose che hanno entusiasmo da vendere, desiderio di dimostrare ciò che sanno fare e soprattutto persone che non hanno mai perso la speranza.
Dalla collaborazione attiva ed entusiasta di operatori provenienti dalle diverse aree dell'Istituto, dal coinvolgimento degli ospiti della Casa Circondariale di Santo Spirito è nata quella che amiamo definire una perfetta sinergia!
La creatività e l'ausilio di pochi strumenti sono stati sufficienti poi per far sì che il sogno divenisse realtà!
Oggi questi sacchetti al profumo di lavanda sono la testimonianza di come con poco si può fare tanto, di come con poco si può provare a riscattare la propria dignità provando ad uscire dal carcere anche solo simbolicamente attraverso un piccolo manufatto e di come, infine,
                             "NON E' MAI TEMPO PERSO"

                                                                            F.G.P. G. Ballistreri












lunedì 18 febbraio 2019

Sogno di una mattina di pieno Inverno


Ancora una volta il piccolo teatro del carcere di Santo Spirito ha alzato il suo sipario per accogliere cinque artisti di primo ordine che hanno deciso di condividere un po’ del loro tempo con gli ospiti della struttura. Ad accettare di buon grado l’invito sono stati alcuni attori dello spettacolo in programma in questo fine settimana al teatro dei Rinnovati, Sogno di una notte di mezza Estate, liberamente (ma non troppo- come hanno tenuto a sottolineare i protagonisti) tratto da una commedia di William Shakespeare per la regia di Massimiliano Bruno. 
Hanno partecipato all'incontro Stefano Fresi (che nonostante il successo della trilogia Smetto quando voglio entrava in un carcere per la prima volta), Daniele Coscarella, Giuseppe “Zep” Ragone, Antonio Gargiulo e Tiziano Scrocca.
Il piccolo teatro era pieno. Dalla prima all'ultima fila. Gli attori hanno mostrato subito una grande empatia con il pubblico un po’ particolare che era lì per conoscerli. E’ stato amore a prima vista. Hanno parlato del loro spettacolo, di piccoli aneddoti che succedono dietro le quinte e sulla scena, del loro essere amici anche lontano dal palcoscenico. Gli attori hanno poi mostrato un piccolo estratto dello spettacolo tra le risate sguaiate e gli applausi di cuore di un pubblico divertito e partecipe. Ma il teatro, che per gli attori professionisti oltre che una passione è un mestiere, all'interno della Casa Circondariale diventa un momento cruciale di crescita per i detenuti che accettano questa sfida. Il ruolo del teatro varia in base alla società e al contesto in cui si trova a nascere e, insieme all'arte e alla cultura, è un’ancora di salvezza per molti dei ragazzi che si trovano qui. Così è avvenuto uno scambio di ruoli: alcuni detenuti-attori, seguiti da molti anni dal regista Altero Borghi, si sono esibiti davanti agli ospiti, mostrando piccoli estratti dello spettacolo in allestimento. Fresi e compagni non sono stati a giudicare la performance dei detenuti molto emozionati. Si sono messi tra il pubblico (assolutamente a loro agio) e hanno seguito, sorridendo e applaudendo, questo respiro di teatro, tanto amatoriale quanto autentico. Lo scambio culturale è terminato come meglio non poteva, con Wish you were here suonata da un detenuto e cantata da tutto il teatro, attori compresi. E’ stato un momento molto emozionante. Purtroppo il carcere ha dei tempi che non ammettono eccezioni, nemmeno alle emozioni più belle e più vere. Dopo un’ora abbondante è calato il sipario anche su questo incontro che i detenuti, indubbiamente, ricorderanno per molto tempo. E non solo loro. “Questo incontro ci ha dato non meno di quello che ci ha tolto”. Con queste parole, dette con molta naturalezza, Stefano Fresi ha risposto ai ringraziamenti del direttore della struttura. E’ stata una bella giornata per tutti, anche per qualche detenuto che forse era venuto solamente con la speranza di vedere Violante Placido.  

mercoledì 13 febbraio 2019

Fuori dal Buio...ci siamo quasi!!


Il libro “Fuori dal buio” nato per caso e cresciuto settimana dopo settimana grazie alla condivisione di idee, speranze, sogni e rimorsi di un gruppo di detenuti di Santo Spirito ha un carattere forte come sono gli uomini che hanno partecipato al progetto. Qualcuno che ha avuto la fortuna di leggerlo ancor prima che fossero fatte le ultime correzioni lo ha definito un vero “miracolo” conoscendo gli “scrittori”. I protagonisti, invece, hanno concordato nel dire: “ce l’abbiamo messa tutta e siamo davvero contenti del risultato”. Alcuni di loro leggono molto e quindi hanno avuto modo di confrontarlo con altri scritti. “Non vogliamo essere presuntuosi, bensì siamo consapevoli che con i pochi mezzi a nostra disposizione abbiamo fatto davvero un buon lavoro”. 

Cecilia Marzotti


lunedì 4 febbraio 2019

Tragedie in due Battute


Come ogni anno la Casa Circondariale di Siena è lieta di ospitare la cittadinanza presso il nostro piccolo teatro per assistere allo spettacolo

"Tragedie in due battute"
di Achille Campanile,
regia Altero Borghi, 
interpretato dai detenuti/attori 
e da Serena Cesarini Sforza.

Le prenotazioni dovranno pervenire all'indirizzo mail: apritisesamosiena@gmail.com allegando una copia del proprio documento d'identità entro e non oltre 7 giorni antecedenti lo spettacolo.