sabato 23 giugno 2018

La musica del Franci arriva nel carcere di Siena


La Casa Circondariale ha ospitato gli studenti del conservatorio senese che si sono esibiti con i detenuti




La musica del Franci arriva all’interno della Casa Circondariale di Siena. Gli studenti del Conservatorio senese e i detenuti dell’istituto di pena hanno celebrato insieme oggi la Festa della Musica con un concerto sulle note di una delle più significative opere di Astor Piazzolla, L’Histoire du tango, suddivisa in quattro parti (Bordel 1900, Café 1930, Night-club 1960 e Concert d’aujourd’hui 1990), eseguita dagli studenti Maria Novella Menicacci, flauto e Leonardo Binazzi, chitarra, allievi dei professori Luciano Tristaino e Marco Del Greco. La festa è proseguita con la performance dei detenuti che hanno seguito il corso musicale organizzato dal Franci in carcere durante l'inverno. Una vera e propria festa di note che ha permesso ai detenuti, accompagnati alle percussioni da Cosimo Gragnoli, allievo del professore Federico Poli, di cimentarsi nella celebre Gianna di Rino Gaetano e in O’ Sarracino di Renato Carosone.


“La musica – ha detto Lucia Goretti, vicedirettrice del Conservatorio Franci – con il suo linguaggio universale estremamente potente e diretto ha l'enorme capacità di arrivare dritta al cuore delle persone, dando conforto anche nei momenti più difficili. Il concerto e le esibizioni di oggi dimostrano, ancora una volta, come la musica sia capace di regalare enormi emozioni a tutti, ancor più se fatta insieme. Portare il Franci in carcere significa per noi contribuire inoltre alla crescita umana dei nostri studenti che oggi hanno avuto l’opportunità di esibirsi per gli ospiti della struttura penitenziaria, che sono stati protagonisti del laboratorio musicale tenuto da Leonardo Binazzi nei mesi scorsi”.

“La Direzione della Casa Circondariale di Siena ha accolto con entusiasmo l'invito formulato dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria affinché la Festa della Musica fosse celebrata anche in carcere – ha ricordato Sergio La Montagna, direttore del carcere di Santo Spirito - La musica non conosce né confini né barriere: il suo potere lenitivo e consolatorio si manifesta anche nei luoghi della detenzione, contribuendo ad alleviare il disagio dei reclusi. Del resto i numerosi laboratori e progetti avviati a beneficio delle persone detenute testimoniano la valenza positiva delle attività musicali nei percorsi trattamentali. In tal senso è motivo di vanto per la Direzione della Casa Circondariale di Siena poter contare sulla collaborazione di un'istituzione prestigiosa come il "Franci", i cui allievi contribuiscono con sensibilità e umanità a diffondere tra i detenuti il messaggio della musica che, come diceva il maestro Abbado, "salva la vita".

Articolo pubblicato su www.sienafree.it