Il progetto “Una
chiacchierata con…” va avanti e recentemente al gruppo di lavoro ha partecipato
il cappellano di Santo Spirito don Giovanni Tondo.
Fin da subito
l’attenzione si è concentrata e sviluppata sulla speranza di avere delle
infrastrutture che possano ospitare quei detenuti che potrebbero uscire, ma
sono costretti a rimanere in carcere perché non hanno una casa, né un lavoro.
Il sacerdote dopo aver
ascoltato a lungo i componenti del gruppo si è confrontato con loro. Nel corso
dell’incontro sono stati toccati diversi temi. Dalle fragilità umane ai
fallimenti che possono nascondersi dietro ad un cammino di recupero, dalle
esperienze personali al sistema Italia che per don Giovanni “è troppo
punitivo”. Secondo il cappellano “da troppo punitivo dovrebbe passare a
riparativo”. La cosa ottimale (a Santo Spirito ogni giorno lavorano per questo)
sarebbe che castigo facesse “rima” con “rigenerazione”. “ Verosimilmente _ ha
sostenuto un detenuto _ ci sarà sempre qualcuno che ricadrà negli stessi
errori. A quel punto dovrà dire che è solo colpa sua” e non potrà scaricare le
responsabilità su altri.
“Una chiacchierata con…
“ procede e nelle prossime settimane a rotazione arriveranno numerosi e diversi
ospiti dai quali i partecipanti al progetto vogliono farsi conoscere e
desiderano capire cosa c’è concretamente per loro oltre il carcere per non
vanificare il lungo e difficile cammino del riscatto.
Cecilia Marzotti
e i partecipanti al progetto “Una
chiacchierata con…"