sabato 26 maggio 2018

Il nuovo numero di Spirito in Libertà (Maggio 2018), il foglio d'informazione redatto dai detenuti della Casa Circondariale di Santo Spirito a Siena, è disponibile on-line


Spirito in libertà (Maggio 2018)


EDITORIALE
di Catlin Giolitti

La  detenzione,  come  spesso  è  stato  scritto  nelle pagine di questo periodico, può essere vista come un percorso verso una seconda opportunità, una volta ottenuta la libertà, a tal fine si rivela di fontamentale importanza il valore dell’operato dei tanti che si adoperano affinché ciò sia concreto e reale. Concretezza e realtà che possono essere raggiunte se quella separazione, tra la società e chi è detenuto, tra dentro e fuori, diminuisce fino ad annullarsi per far sì che a un “noi e loro” si sostituisca un “siamo”, collettivo e plurale, fondato sulla consapevolezza che la distanza ferisce e la vicinanza crea speranza, futuro, opportunità. Su questo fronte la scuola è senza dubbio in prima linea e da quest’anno con nuove forze in gioco, grazie alla sinergia tra il C.P.I.A 1 Siena, presente a S.Spirito da molti anni con i corsi di Alfabetizzazione e Scuola Media, e l’Istituto Giovanni Caselli, che per la prima volta vi fa il suo ingresso con i corsi di Scuola Superiore. La ferma convinzione di chi scrive, e di tutto il gruppo di insegnanti che lavora quotidianamente nella Casa Circondariale di Siena, sta proprio nel perseguire questo obiettivo con attenzione, partecipazione, sensibilità.

lunedì 21 maggio 2018

...Se Le Stelle!!!

Lunedì 21 maggio 2018 i detenuti della Casa Circondariale di Siena hanno incontrato Mario Tassoni, architetto, scrittore e designer, membro dell’Associazioni culturale Gruppo Scrittori Senesi.
Ha parlato del suo libro, Siena la città delle stelle, affondando il rapporto tra i processi di antropizzazione e l’astronomia, e di come gli architetti e gli urbanisti abbiano usato riferirsi alle forme della natura e del cielo per poter costruire i loro edifici e la città.
Tassoni (4)
Tassoni (6)Come scriveva Sigmund Freud in una lettera inviata ad un suo amico: “L’uomo sollevò lo sguardo al cielo, cominciò a formulare ipotesi e credenze sulla natura umana. Creò un mondo parallelo, abitato da divinità simili a lui o incarnanti le forze della natura… Poi, cominciò a vedere ciò che guardava. E vide uno spazio nero pieno di punti chiari e luminosi. Lo sguardo li unì, creando linee, forme chiuse, segni. Li fece propri e li trasferì sulla terra: si dice che la prima lettera, il primo segno scritto, sia stato l’asterisco, la rappresentazione grafica di una stella (aster) che esplode. La sete di trascendenza fu soddisfatta (allora come adesso) dall’avvicinare il trascendente a sé, essendo impossibile il contrario se non al prezzo della morte, o della santità… Così, i punti del cielo furono trasferiti sulla terra e qui produssero effetti concreti: fare sulla terra ciò che facevano gli occhi fissi nel cielo, aiutò gli uomini a misurare, a costruire”.
Tassoni (3)Un viaggio per una ricerca visuale nuova e inaspettata verso l’ambiente e lo spazio della forma urbana di Siena attraverso la ricostruzione ideale della sua parte “invisibile”, come citazione dell’opera di Italo Calvino.
Una contaminazione tra letteratura e arte per una ideale opera di Land Art, per proporre nuovi “percorsi” anche, e soprattutto, mentali e conferire un valore aggiunto alle 17 Contrade e al loro “mito”.
Di fatto, analizzando il tessuto urbano della città di Siena, si riscontra che, punti luminosi corrispondono a monumenti, a luoghi più densi di significato e di simbolismi: alle porte, alle chiese, alle fonti, ai palazzi più importanti che, uniti tra loro uniti, concorrono a formare il disegno di determinate costellazioni.
L’interrogativo è quello di come sia possibile che, in mancanza di intenzionalità, la componente astronomica incide in maniera determinante sul modo di interpretare la struttura urbanistica della città di Siena.
Accade così che Siena diviene “la città ideale e sognata”, un frammento di infinito, una mappa celeste che fa della città la custode di pietra delle leggi eterne e segrete dell’universo.

“… gli astronomi stabilirono il luogo e il giorno secondo la posizione delle stelle, tracciarono le linee incrociate del decumano e del cardo orientate l’una come il corso del sole e l’altra come l’asse attorno a cui ruotano i cieli, divisero la mappa secondo le dodici case dello zodiaco in modo che ogni tempio e ogni quartiere ricevesse il giusto influsso dalle costellazioni opportune, fissarono il punto delle mura in cui aprire le porte, prevedendo che ognuna inquadrasse un’eclisse di luna nei prossimi mille anni. Perinzia – assicurarono – avrebbe rispecchiato l’armonia del firmamento; la ragione della natura e la grazia degli dei avrebbero dato la fortuna ai destini degli abitanti”*
  da: *Le Città Invisibili di Italo Calvino
Foto di Alessio Duranti
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