giovedì 11 ottobre 2018

Un lampo di spensierata coscienza

Ieri 9.10.2018, nella casa Circondariale di Siena, all'interno del programma culturale riservato ai detenuti, è stato presentato un evento inatteso: l'esibizione di Filippo Dr. Panico, autore lucano sconosciuto ai più, che non poche perplessità ha generato in quasi tutti gli "ospiti". Alle ore 10.00 è tutto pronto, si aprono le porte del teatro e sempre con scetticismo, prendiamo posto. C'è piena partecipazione tra gli ospiti incuriositi, si sentono ricorrenti le domande "chi sarà", "che farà"....sul palco un giovane, pantaloni strappati, maglietta stinta e, in un angolo, una chitarra. lui in piedi, al centro di una serpentina luminosa. Entra l'educatrice, il Prof. Marini e il direttore che presentano l'artista. Filippo Dr. Panico rompe il ghiaccio con simpatia entrando subito in empatia con tutti i presenti. Racconta un po di lui e del suo modo particolare di esibirsi. Infatti, non si esibisce mai davanti a grandi platee, ma preferisce sempre salotti di amici, per i quali, oltre a cantare, racconta piccoli spaccati della sua vita e cucina. L'incontro ha il sapore della convivialità al di fuori degli schemi, inizia cantando, per poi leggerci qualche filastrocca, in cui narra le pulsioni e i sentimenti della sua adolescenza, in cui ognuno di noi può riconoscersi. In un'atmosfera con un crescendo sempre più partecipativo si è generato un dialogo aperto con l'artista. E' stata un'esperienza gradevole, costruttiva, che è andata al di là del genere musicale o letterario, toccando la sensibilità di ognuno di noi. Ringraziamo la Direzione di questo Istituto che ci ha dato questa opportunità. Un grazie particolare, per il loro impegno al Direttore, alle educatrici ed al Prof. Marini.
Un ringraziamento particolare, per la sua disponibilità e sensibilità al cantautore Filippo Dr. Panico .
                                                                              I detenuti della Casa Circondariale
                                                                                                                     

Libertà interiore e campane tibetane


Il 22 settembre 2018 i ragazzi del carcere di Siena hanno preso parte alla prima seduta del corso di meditazione con campane tibetane. Grazie a Tina Nanè, operatrice esperta in questo campo, i detenuti hanno avuto l’opportunità di accostarsi ad una antica tecnica di rilassamento stimolata attraverso il suono e le vibrazioni. Strumenti elementari come le campane armoniche, i pines, coadiuvati dall'utilizzo del diapason, producono armonia che fluisce attraverso il corpo al fine di riequilibrare i centri vitali, liberare la mente e sbloccare le tensioni psicofisiche. Un invito al rilassamento profondo, alla scoperta di un linguaggio capace di risvegliare l’anima. Un viaggio cosciente e interiore per incontrare la parte più intima del nostro essere portandola in equilibrio con l’ordine naturale che ci circonda. L’esperienza è stata vissuta dai partecipanti in maniera intensa e profonda, suscitando emozioni forti ed effetti positivi sia nel corpo che nell'anima. Ed è per questo che desideriamo allegare al nostro blog una lettera scritta da un detenuto immediatamente dopo l’incontro con Tina Nanè. Una lettera, scritta da A.G., che non ha bisogno di nessuna anticipazione o presentazione perché da sola ci aiuta a capire che la libertà interiore può prescindere da quella fisica.







mercoledì 3 ottobre 2018

L'Orto di Santo Spirito

Alcune immagini dell'orto di Santo Spirito, realizzato in collaborazione con il gruppo di volontari del Comitato Siena 2 di San Miniato: i prodotti raccolti vengono utilizzati per integrare gli alimenti della cucina dei detenuti.