giovedì 11 ottobre 2018

Libertà interiore e campane tibetane


Il 22 settembre 2018 i ragazzi del carcere di Siena hanno preso parte alla prima seduta del corso di meditazione con campane tibetane. Grazie a Tina Nanè, operatrice esperta in questo campo, i detenuti hanno avuto l’opportunità di accostarsi ad una antica tecnica di rilassamento stimolata attraverso il suono e le vibrazioni. Strumenti elementari come le campane armoniche, i pines, coadiuvati dall'utilizzo del diapason, producono armonia che fluisce attraverso il corpo al fine di riequilibrare i centri vitali, liberare la mente e sbloccare le tensioni psicofisiche. Un invito al rilassamento profondo, alla scoperta di un linguaggio capace di risvegliare l’anima. Un viaggio cosciente e interiore per incontrare la parte più intima del nostro essere portandola in equilibrio con l’ordine naturale che ci circonda. L’esperienza è stata vissuta dai partecipanti in maniera intensa e profonda, suscitando emozioni forti ed effetti positivi sia nel corpo che nell'anima. Ed è per questo che desideriamo allegare al nostro blog una lettera scritta da un detenuto immediatamente dopo l’incontro con Tina Nanè. Una lettera, scritta da A.G., che non ha bisogno di nessuna anticipazione o presentazione perché da sola ci aiuta a capire che la libertà interiore può prescindere da quella fisica.