giovedì 17 ottobre 2019

La piccola, grande, biblioteca di Santo Spirito..riflessioni di un bibliotecario



Sono detenuto presso il carcere di Siena ed ho la fortuna di essere il responsabile della biblioteca dell'Istituto. Fin dall'inizio della mia detenzione ho frequentato quotidianamente questo luogo, contribuendo con l'allora bibliotecario a riorganizzarla. Ci sono oltre tremila libri, di tutti i generi, dai fumetti alla narrativa, fino ai testi più impegnativi di filosofia, sociologia e religione non dimenticando un centinaio di testi in lingua straniera. La biblioteca è in continuo aggiornamento. All'inizio dell'anno sono stati ceduti a titolo gratuito all'Auser di Siena un centinaio di libri in esubero, frutto di donazioni private, che sono stati prontamente reintegrati con volumi più attuali. Lavoro coordinato e organizzato con passione da Alessio Duranti che sovraintende dall'esterno dell'Istituto non trascurando di venirci a trovare quasi tutte le settimane, al fine di coadiuvare il buon funzionamento della biblioteca. Provvede a farci prestare dalla Biblioteca Comunale di Siena testi di studio e libri richiesti dai detenuti, non reperibili presso la biblioteca del carcere. La continua attenzione da parte della Direzione dell'istituto, dell'Educatrice e di Alessio Duranti hanno fatto si che il numero dei prestiti di libri ai detenuti sia sempre in aumento. La biblioteca però non è soltanto prestito di libri o cd musicali, è in realtà uno spazio culturale autogestito dai detenuti. Infatti in questo luogo nascono gruppi di scambio culturale e dibattiti spontanei sui più svariati argomenti, che non sono solo limitati alle problematiche carcerarie. La biblioteca è fucina di valori e di un potenziale umano che, pur consapevole degli errori commessi, esiste anche se molte volte dimenticato, resta invisibile ad una società incurante di coloro che sono considerati gli ultimi degli ultimi.n questo spazio di dialogo, di scambio di idee sono stati realizzati progetti importanti , ad esempio la scrittura collettiva di un libro intitolato Fuori Dal Buio . Altri stanno nascendo volti a favorire un dialogo sempre maggiore, non solo tra gli ospiti di questo istituto ma cercando di sensibilizzare il mondo esterno, per far comprendere che chi ha “sbagliato” e ha la volontà di cambiare, deve avere un altra possibilità nella società civile.A.T.