Carissimi Francesco Graziani,
Filippo Dr. Panico, Natalino Balasso, paolo Calabresi, Massimo Lopez, Vittorio
Lattanzi, Letizia Fuochi, Stefano Fresi, Tulio Solenghi, Maria Amelia Monti, Luigi Lo Cascio, Carlo
Amato, i Tetes de Bois chi giunge a voi con queste poche righe sono i detenuti
della Casa Circondariale di Siena, come prima cosa per ringraziarvi. Vi ringraziamo
profondamente per aver avuto per noi (nonostante i mille problemi che
affliggono la vita fuori da queste mura per il coronavirus ed i conseguenti
danni provocati) un pensiero anche per noi detenuti che nonostante tutto siamo
più protetti dal virus rispetto a voi che siete fuori.

Abbiamo apprezzato molto il video
messaggio che ci avete regalato è stato un momento di relax e divertimento
importante. L’autoironia, i piccoli spezzoni di spettacoli e le battute, ci
hanno fatto ridere, seppur per poco e ci hanno fatto bene al cuore. Alcuni di
voi ci hanno fatto riflettere sui racconti di vite vissute, come il racconto
del prete che fu mandato in esilio per imporgli ciò che gli altri volevano da
lui, ma che a lui non andava, ma anche da lì riuscì a portare avanti la sua
vocazione. Questa storia mi ha fatto riflettere e con gli altri abbiamo
condiviso la riflessione che, in fondo, non è il posto dove ci si trova o il
motivo per cui si è lì, ma il donarsi agli altri come esempio di aiuto che è
importante .
E’ stato bello ascoltare alcune
poesie scritte dal nostro amico che si esibisce nei salotti, in particolare
quella sulla custodia cautelare, il rito abbreviato ecc.. era molto bella e in
un contesto come il nostro più che azzeccata ed attuale. Siamo passati da una
risata ad una riflessione in maniera rapida e veloce. Anche l’amico “Lercio” è
stato simpatico, anche cattivello a dire alcune battute, ma sappi che abbiamo
seguito il tuo consiglio e nessuno ha tentato l’evasione visto che ci avevi
avvertito che in giro non avremmo trovato nessuno. Abbiamo deciso di stare qui
buoni buoni ad aspettare che arrivi il turno per ognuno di noi di uscire, dopo
aver espiato le proprie colpe, anche se non tutti ne hanno.

Infine, un grazie speciale a
Letizia Fuochi che ha acceso un fuoco di emozione e speranza con le sue parole
e con la canzone che abbiamo volentieri cantato con te, anche se non hai potuto
ascoltarci, ma forse è meglio perché siamo stonati come delle campane .
Speriamo che con queste poche
righe vi sia giunta la nostra gratitudine, sia per il tempo che abbiamo
trascorso con voi e sia perché con i vostri video ci avete trasportato in una
dimensione fatta di incoraggiamento, ci avete dimostrato che non per tutti
siamo gli irrecuperabili che è bene che stiano dentro, ci avete fatto capire
anche che nella vita ci sono persone che non ti dimenticano o ti allontanano solo
perché siamo detenuti. Molti di noi non hanno scelto questa vita, né hanno
voluto che accadesse quello che ci ha portato qui, ma la vita non si sceglie,
come non si sceglie la famiglia dove si nasce o si cresce.
Grazie ancora di cuore e ci
stringiamo virtualmente a voi in questa lotta contro questo maledetto
coronavirus, vorremmo renderci utili ma da qui possiamo fare ben poco.
Vi abbracciamo con infinito affetto
I
detenuti di Santo Spirito